COLA DI RIENZO DIALOGA CON LA LUPA CAPITOLINA
di Maurizio Macale
foto Archivio Navarra - Roma
Musei Capitolini - Roma
CAMPIDOGLIO, bello di sera, bello di giorno, bello sempre… Una passeggiata in Piazza del Campidoglio – suggestiva, ma faticosa, scalinata a parte – ti rimette in armonìa con il resto del mondo, pure quando sei ‘imbufalito’, e con la sua strana gente…
Poi dicono che vivere a Roma o in un’ altra città è la stessa cosa… La lupa del Campidoglio è mitica, ma non è la sola statua di questo animale tutelare di Roma, tutt’altro; l’URBE è. infatti, letteralmente costellata di statue della lupa che allatta Romolo e Remo. La lupa, del resto, è il simbolo principale di Roma, è la sua Origine e la sua Fine: se la divorerà, infatti, in un sol boccone, alla fine dei tempi…
Ma stanotte, in Campidoglio, alla debole luce di un magnifico plenilunio, si sentono dialogare la statua imponente di Cola di Rienzo e la Lupa…
Poi dicono che vivere a Roma o in un’ altra città è la stessa cosa… La lupa del Campidoglio è mitica, ma non è la sola statua di questo animale tutelare di Roma, tutt’altro; l’URBE è. infatti, letteralmente costellata di statue della lupa che allatta Romolo e Remo. La lupa, del resto, è il simbolo principale di Roma, è la sua Origine e la sua Fine: se la divorerà, infatti, in un sol boccone, alla fine dei tempi…
Ma stanotte, in Campidoglio, alla debole luce di un magnifico plenilunio, si sentono dialogare la statua imponente di Cola di Rienzo e la Lupa…
LUPA: se non era per me, il mio Caro Cola, non c’eri nemmeno tu, be’, certo, saresti nato altrove, ma i tuoi destini non si sarebbero incrociati con quelli di questa sacra Urbe. E ci hai rimesso anche la pelle per la libertà di questi Romani…
COLA DI RIENZO: perchè devo essere rampognato da te che, certo, sarai pure mitico, però sempre animale rimani… E, poi, a me hanno anche dedicato, oltre che la statua da cui ti parlo, anche una notissima Via a Roma, Via Cola di Rienzo ed una piazza omonima, nel quartiere Prati, dove la gente passeggia sempre con grande goduria e va a fare bellissime compere e regali per Natale…
LUPA : Ecco, intanto, io sarò pure, come dici tu, un animale ma non sarò certo mai abbastanza bestia come i tuoi simili, gli umani, che, non andando loro mai bene niente, ti hanno eliminato perché gli sembravi tiranno peggiore di quelli contro cui avevi combattuto… E, poi, tutto questo consumismo dello spendere e del comprare senza fine nella tua Via e nella tua Piazza, mica va tanto bene: sarebbe più spirituale andarci per riflettere, per pensare, per ricrearsi lo Spirito…
Io qualcosa ho fatto: ho allattato i 2 trovatelli, cui diedero nome Romolo e Remo, e qualcuno ha pure insinuato che io non fossi mai esistita, che in realtà, per via del ‘Lupanar’, il ‘Casino’ , il mio nome nascondesse in realtà una prostituta, una ‘lupa’, che volle salvare, con il frutto del proprio seno, i due lattònzoli, Remo e suo fratello…
Mah, non va mai bene niente a nessuno. ’Sti studiosi e storici e archeologi, poi, te li raccomando, sempre a lambiccarsi il cervello con nuove teorie…
COLA : Ma vedi , è tutto un gioco, anch’ io mi ero illuso di dare la libertà ai Romani, di tentare di restituire loro una bella Repubblica sullo stile di quella dei Romani antichi , esemplare, salvandoli dalle lotte fratricide di famiglie nobili e superbe che si dilaniavano tra di loro, ed invece mi hanno fatto fuori, si sentiva dire in giro che ero diventato tiranno peggiore di quelli che avevo contributo a mettere al bando.
Talvolta di notte piango ma in silenzio, tra me e me, tu non mi puoi sentire, sulla stoltezza umana… Ma tu, piuttosto, sei contenta di avere, in fondo, determinato la nascita di questa Città mondiale, che oggi è diventata assai deludente, e magari ci aspettano, chissà, tempi peggiori ?
LUPA: ma cosa vuoi che ti dica, Cola, dietro ogni nostro gesto è celato un destino ineluttabile, qualcuno sei secoli dopo di me ha chiamato i celeberrimi 7 colli ‘ I colli fatali di Roma’: è tutto scritto, Roma doveva vedere la LUCE, e ci fu pure un omicidio rituale alle sue Origini, in quanto Remo, per recare oltraggio a suo fratello ed alla edificanda Città, oltrepassò con tracotanza il solco della ‘urbs quadrata’ che Romolo aveva appena finito di tracciare con l’agreste aratro… Remo fece la tua stessa fine, così. Se no avremmo avuto ‘REMA’, chissà… Ma sempre il nostro amato Campidoglio sarebbe stato il Cuore Sacrale dell’Urbs, alla faccia di tutti quelli - e son tanti – che ci vogliono male… Che si sarebbero, così hanno minacciato per anni e anni, volentieri pulito il C… con la bandiera italiana, che non sarà esattamente il labaro di Roma Antica, ma è pur sempre un fondamentale, pur Massonico, simbolo di unità, Libertà, Fraternità ed Uguaglianza. Alla faccia loro !!! Li hanno perfino nominati Senatori! Altro che i tuoi tempi, caro Cola… Oh Tempora, o Mores!
COLA : Accidenti, Lupa carissima, si è fatto quasi giorno, affascinati dal nostro reciproco parlare di destini e di débauche e persi nei discorsi, il TEMPO, invenzione umana, però corre e scappa via, e Saturno-Chronos ama troppo divorare i suoi – forse poco amati? - figli, divinità cieca ed insensata, anch’essa in ogni caso alle origini ancestrali di Roma e dell’Italia, la Saturnia Tellus…Visto di che cosa siamo finiti a parlare, di ciacolar in ciacolar ? Sarà che al fascino di questa Universale Città Eterna non si può sfuggire… Mi sarebbe quausi venuta fame, è tutta notte che parliamo e dovremmo anche fare colazione… Che me la daresti, per Amore, una tua tettarella per avere un poco del tuo mitico e fatale latte…?
LUPA: E che Lupa Capitolina sarei, se ti dicessi di no! La CHARITAS Romana è nota e tipica in tutto il mondo e chi sono io – che sono la Nutrix per eccellenza – per rifiutarti il nutrimento essenziale, il latte, l’Essenza della Vita…? Su’, smuòviti da quel tuo basamento statuario ed avvicìnati a me. Saremo per una notte – anzi per un’alba -, la coppia più bella del mondo…
COLA : Grazie, a buon rendere…Viva ROMA. Pure quando brucerà e scomparirà, se ne parlerà per sempre nel Mondo, finché resti un essere vivente. Potenza della Memoria… “ Tu regere Imperio populos, Romane, memento “, cantava il buon poeta Vergilius, legato ai destini di Roma. Adesso mi avvicino, Lupa cara…
Maurizio MACALE
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