IL DITONE INDICE - PUNTATO VERO IL CIELO - DI UNA ENORME MANO IN MARMO DIALOGA CON CHI VA IN VISITA AI MUSEI CAPITOLINI (… e se fosse stato il dito MEDIO ? ) Ahinoi!...
di Maurizio Macale
foto Archivio Navarra - Roma
Sul CAMPIDOGLIO… Com’ è bello passeggiare in Campidoglio, sottobraccio a se stessi o a ‘na pupa ch’è sincera…quanno è sera, o quanno è ggiorno, comunque bello… Così, durante una passeggiata suggestiva e piena di presentimenti in Campidoglio, può capitare al viandante - specialmente se curioso - o al visitatore diretto ai Capitolini Musei, di imbattersi nella residua MANO di quella che, in un tempo ben antico e ormai ampiamente trascorso, fu la statua gigantesca di un Costantino, o di un Costanzo, ovvero di altro Imperator o Princeps, comunque della tarda Età Imperiale, e di impegnarsi in un dialogo che, stimolato dalla stessa irruenta Mano – con il dito indice sempre puntato verso il Cielo -, trova lo spunto di partenza magari in un semplice saluto da parte della statua, ma che, poi, si lancia verso discorsi che mettono mano, come si dice, a Cielo e Terra… Sui massimi destini, insomma, dell’Umanità e di Roma e del resto del mondo…
Mitico Dito… Così quest’ oggi, in Capitolium, in una splendida giornata di sole, si possono, a stare ben attenti, ascoltare in dialogo, un DITO alzato ed una ragazza…
DITONE: Buongiorno bella giovane, ma che bella giornata di Sole… Eh sì, ai miei tempi il Sole era poeticamente e sacralmente denominato “SOL INVICTUS” : e non solo perché era il Sole di Roma, ma in quanto, se non è Sacro e Invitto/Invincibile il Sole, cos’altro mai ci può essere di Sacro in questo Mondo ? Lui che è Signore e dà la Vita… Poi lo hanno chiamato Spirito Santo, Zeus, Manitou, Pneuma, Soffio, Fuoco Eterno, ed altro, infinatemente, ma sempre lì siamo, al Padre ‘RA’ degli Egizi antichi- che in séguito, divenne ‘Aton’ l’Unico, gli Egizi maestri diVita vera, di Sacralità, di devozione, di partecipazione intima al Creato e di Cammino Iniziatico verso il RI-SVEGLIO dalle tenebre di questo mondo ottuso, tetro e materialistico…Ché, se non ti RI-SVEGLI tu da solo, dàndoti una spinta, certo lui NON ti ri-sveglia…
RAGAZZA: Se devo essere sincera, io – pur essendo attratta da questi Princìpi Spirituali fondamentali di cui tu mi hai appena parlato -, al momento, sono purtroppo presa dai – maledetti – problemi materialistici di questo opaco mondo, perché sono alla ricerca disperata di un lavoro, di un qualunque lavoro, per potere, come si dice, campare onestamente, ma di lavoro NON ce n’è, dicono, se non, certamente, per i soliti Noti, figli di chissà chi, nomi famosi e altisonanti, inconsapevoli rampolli di nobili ed altoborghesi famiglie, che non avrebbero, sinceramente, necesssità di lavorare, togliendo in tal modo il pane di bocca a chi ne ha bisogno… Magari fossimo ancora – pur vivendo noi nella presunta e quotidianamente disattesa democrazia di questi ultimissimi secoli – nel vostro mondo mirabilmente organizzato, se non altro improntato a principi più alti e universali, in cui era l’ALTO a spiegare il BASSO e non viceversa, come oggi invece... Certo avevate anche la schiavitù, cosa pessima: fu il Cristianesimo che, nel disciogliere il Vostro mondo, liberò schiavi e liberti dalle catene, ritenendo indegno per un essere umano essere tratto in schiavitù da un proprio simile, autoproclamatosi da solo ‘il migliore’… E, poi, per i cosiddetti ‘ dannati della Terra’, per gli ultimi tra gli ultimi, certo, vige tuttora – ma occultamente - il principio della schiavitù: la vera abolizione, per i popoli di Terzo e Quarto Mondo, del fondamentale Principio di Libertà e di Uguaglianza…
DITONE: Devo essere certamente e sono effettivamente felice e contento di essere rimasto congelato in questo rimasuglio di statua, riferentesi ad un tempo a suo modo altrettanto felice, in ogni caso nel quale gli uomini vivevano ispirandosi a certi fondamentali Princìpi altissimi del cosmo e a quanto gli Dèi – giusti? ingiusti? viziati? virtuosi ? – destinavano ad ognuno e ripartivano per ognuno… |
Musei Capitolini - Roma |
RAGAZZA: Ma lo sai che mi viene da tempo un dubbio atroce?
Che il nostro essere qui, hic et nunc - certo, ferma restando la Sacralità della Vita, di ogni Vita e di ogni tipo di Vita - , sia, alla fine dell’opera cantata in palcoscenico e del dramma che abbiamo rappresentato nel Gran Teatro del Mondo, tutta una Grande Fregatura? NON sappiamo – neanche ad ammazzarci di lavoro – chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo e soprattutto il perché di tutto questo grande allestimento e nemmeno a chi mai esso abbia giovato e giovi…
Mi sa che comincio a credere alla Fantascienza… Non ci saranno, per caso, da qualche parte dei “Rettiliani” che – avendo sangue e DNA niente affatto uguale o simile al nostro - ci succhiano, provenienti da qualche recondito àndito del Cosmo – il nostro di sangue, tramite l’inganno del sesso, la procreazione, la fatica, i pensieri che ci dilaniano e le atrocità che su di noi commettono nostri troppo malati – o marci nell‘ intimo – simili? “Rettiliani”, dico, in quanto si servono di quella parte di cervello, in loro rimasta chissà perché non-sviluppata, che è assolutamente primordiale ed arcaica che, quando va bene, si accontenta, per dirla con il grande cantante e mistico italiano Franco Battiato, “di piccole gioie quotidiane” ? Senza mai, in tal modo, dedicarsi a “cercare l’UNO al disopra del Bene e del Male” ?
DITONE: Anch’io, in effetti, con questo cotanto dito indice perennemente puntato verso il Cielo, sembro da sempre indicare un percorso, una via su cui incamminarsi per trovare un senso al Tutto, anche se “tutto questo”, come direbbe il vostro vitalissimo cantante emiliano Vasco Rossi ,”un senso non ce l’ha…”.
Forse, se tu pure, trovata una tua preziosa ed elettiva Via di Cammino Iniziatico, ti ri-sveglierai al Mondo Reale, quello che è soltanto quando io sono, allora tutto – a te come a chiunque altro o altra – potrà andare per il giusto verso, quello rettamente inteso nell’economia del Cosmo, che NON contempla diseguaglianze né dis-umane prepotenze, in quanto ognuno è ARMONICAMENTE inserito nel giusto verso del Creato, nella GIUSTIZIA Suprema, la ‘MAAT’ degli antichi Egizi… E qui NON si tratta di diventare improvvisamente baciapile o di credere in Dio secondo una particolare religione costrittiva conforme alle sue proprie anguste regole, ma soltanto di inserirsi nel giusto Cammino dell’Essere e, di consegeunza, dell’ esserci, nel flusso non della Vita materiale ma della Sopra-Vita che, sembra un controsenso, scorre in realtà sotto – e tale Sotto spiega -, in cui tu ti sia ri-svegliata al Senso della Presenza, al significato del Tutto…
Ahi, la Vita che strana… Hai visto, da un semplice reciproco saluto iniziale, dove siamo arrivati a parare ? Tieni in ogni momento conto della indicazione di questo mio dito…
Che la FORZA sia con Te… Buona FORTUNA, giovane ragazza…
Musei Capitolini - Roma Musei Capitolini - Roma
RAGAZZA: Mmmaaahhh!!! Sogno o son desta, oppure è tutto un gioco ? Da che mi trovavo per caso a passeggiare qui sul Colle Capitolino di questa un tempo magnifica Città, a che mi trovo – così mi è sembrato per lo meno – come ad avere, e non per poco tempo, dialogato con una statua di marmo, no, neanche una statua, il rimasuglio di una statua, una semplice, enorme mano, con il dito indice alzato e puntato verso il Cielo… Magari ad indicar la VIA… a me che mi credevo disperata per inquietanti problemi materiali, e ad un mondo troppo superbo, dove ci si domina l’un l’altro, con i piedi dell’ uno posti sulla testa del proprio simile… Stoltezza umana !
Dietro ogni nostro gesto, in realtà, è nascosto, e ben camuffato, un destino insondabile. il quale, ci rende, però, tutti fratelli in unum… Starà a Noi, con l’aiuto della Forza della GIUSTIZIA innata in ognuno di Noi, portare a termine il Cammino di Compimento del Tutto. Ciao, Ditone. Grazie di questo Dialogo. A buon rendere .
Maurizio MACALE
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“Se mi hai amato, per te, io vivrò per sempre. Vivrò nel tuo amore. Se mi hai amato, il mio corpo scomparirà, ma per te, io non potrò mai morire. Anche quando me ne sarò andato, so che tu mi verrai a cercare. Certo, ho fiducia che tu verrai a cercarmi in ogni pietra e in ogni fiore e in ogni sguardo e in tutte le stelle. Posso prometterti una cosa: se mi verrai a cercare, mi troverai… in ogni stella e in ogni sguardo… perché se hai veramente amato un Maestro, con lui sei entrato nel Regno dell’Eterno. Non è una relazione nel tempo, dimora nell’assoluta atemporalità.
Non ci sarà morte alcuna. Ιl mio corpo scomparirà, il tuo corpo scomparirà, ma questo non farà una gran differenza. Se la scomparsa del corpo creasse una pur minima differenza, dimostrerebbe soltanto che tra noi non è accaduto l’amore.”
O S H O Rajneesh