Piazza VENEZIA, il Vittoriano, un balcone celebre, il traffico e… due ABETI che dialogano tra loro, detti in maniera burlesca SPEZZACCHIO 2018 e SPELACCHIO ( del primo soltanto oramai il Fantasma) e… Roma ETERNA…
di Maurizio Macale foto di Mauro NAVARRA
Piazza VENEZIA in ora di punta…
Questa ampia, celebre piazza o largo, nel bene e nel male, situata nel cuore del suo Centro Storico, è molto rappresentativa di Roma. Ci sono un po’tutti gli elementi tìpici di questa URBE: le rovine, il traffico ( ahinoi!), la gente, il monumento detto la ‘macchina da scrivere’ che fu elevato nel 1911, nel primo cinquantenario dell’Unità d’Italia, cioè il famosissimo Mausoleo al Milite Ignoto, i ricordi e le memorie, e… il notissimo balcone dal quale avvenne il 10 giugno 1940 la dichiarazione di guerra alle potenze ‘plutocratiche’, con la vittoria futura delle quali, dal 1945, ebbe inizio il predominio finanziario (schiavitù imposta dai finanzieri senza volto?) sull’Italia da parte del mondo anglosassone e USA… I gatti di una volta (svariati decenni fa…), purtroppo, non ci sono più, travolti dal feroce incalzare del traffico veicolare.
I gatti vivono, invece, tuttora nella colonia felina dell’ assai vicino Largo di Torre Argentina (il loro rifugio è nel lato lungo della piazza prospiciente il Teatro Argentina), archeologicamente ricca dei celebri 4 Templi di età Repubblicana dal IV al I sec. a. Cr., ma in realtà tali gatti godono dello spazio archeologico arrampicandosi ovunque.
La gente passa da Piazza Venezia per cambiare il mezzo di trasporto, e, ancora, in quanto da qui si raggiungono con una certa facilità molti punti interessanti di Roma – tanto artisticamente quanto per questioni di vita pratica – : tra di essi, il Ghetto, Piazza Navona, Piazza del Pantheon, Campo de' Fiori, e, ad un passo, via Del Corso.
La gente passa da Piazza Venezia per cambiare il mezzo di trasporto, e, ancora, in quanto da qui si raggiungono con una certa facilità molti punti interessanti di Roma – tanto artisticamente quanto per questioni di vita pratica – : tra di essi, il Ghetto, Piazza Navona, Piazza del Pantheon, Campo de' Fiori, e, ad un passo, via Del Corso.
Sedèndosi su una sedia di uno dei tre o quattro bar che su Piazza Venezia si susséguono, tra il guardare la gente che passa e spassa e i ricordi che ti possono assalire, ecco che può anche capitare di ascoltare dapprima un singolare brusìo, per poi rendersi conto che si tratta di un diàlogo tra due ABETI, soprannominati, a motivo delle loro disgraziate riuscìte, SPELACCHIO ( in semplice fantasmàtico spìrito ormai, ché esso è soltanto un mero RICORDO del Natale 2017 ) e SPEZZACCHIO o SPENNACCHIO ( già denominato SPE-RAGGI-O), che, anch’esso, apparentemente, appena arrivato a Roma dal Varesotto, a inizio di dicembre 2018, sembrava stesse per fare la stessa angusta ed ignobile fine di Spelacchio,,, Poi si è ripreso, ‘con le stampelle’, per mezzo di sostegni lignei sui rami, cioè… Il senso della disgraziata sorte è nel nome dei due abèti.
SPELACCHIO: Ma guarda che disgrazia…Alle volte i cambi di regìme, con l’inesperienza dei polìtici e Sìndaci/Sìndache poco accorte/i – anche se, di base, fondamentalmente oneste/i – che si avvicèndano, dove vanno a parare… Sono durato assai poco lo scorso Natale: dopo pochi giorni che ero arrivato dai Nordici Boschi ero già spelacchiato. Mmahh; certo che è molto strano il tutto, sempre che io non sia stato , come dira?, oggetto di un ben studiato sabotàggio !... Perché? Per odio, magari, da parte di anònimi simpatizzanti della parte politicamente perdente alle elezioni da Sìndaco… Ma guarda alle volte quali maligni pensieri e sospetti ti possono venire in mente! Il fatto è che, per i Signori abituati da sempre al potere, perderlo in maniera tanto inopinatamente inaspettata di fronte all’ avvento di nuove forze e di Movimenti non-in-maniera-precipua-politicamente-orientati, è stato un brutto colpo da digerire… E così mi sono trovato evidentemente mezzo ‘avvelenato’ , per così dire, e, di conseguenza, mi sono spelacchiato nei rami e nelle fronde troppo presto, in quattro e quattr’otto : tanto è vero che il solito Pasquino mi ha denominato ‘Spelacchio’ per non essere riuscito a superare nemmeno le date delle festività Natalizie 2017…
SPEZZACCHIO 2018 ( già SpeRaggio ): Certo, bello mio, oramai siamo tutti e due come ‘segnati’ nel destino e nella vita. A te ormai - per tua fortuna - ti hanno segato molto presto dopo che erano passate da non molto le Festività 2017/inizio 2018, facendo oggetti utili e caratteristici con le rimanenze dei tuoi rami. Io. che ero già stato, appena giunto qui a Roma Capitale, soprannominato ‘Speraggio’ (come, quasi, a voler significare ‘io speriamo che questa volta me la cavo o, meglio, ‘Spera-Raggi’…) perché avevo delle fronde, non poche, abbastanza cadenti; poi mi sono come ripreso, avèndomi gli operai legato ai rami cadenti dei tiranti in legno che danno almeno l’impressione di star su dritti. Così sono, almeno all’apparenza, ritornato su bello dritto e folto nel bel mezzo, qui, di Piazza Venezia…
SPELACCHIO: Certo che è una vita ben strana e innaturale la nostra, così all’improvviso distaccati e strappati dal nostro bel bosco del Nord Italia, dove vivevamo felici e, subito dopo, inaspettatamente trasportati a Roma, per essere, poi, qui trapiantati, con tutti i danni che derivano da simili espianti… Di me è, oramai, restato il FANTASMA, grazie al quale stratagemma posso per fortuna dialogare con te delle nostre reciproche dis-grazie; di te, addirittura, già si ridacchia, dopo che, se non altro in parte per buon auspicio, eri stato denominato ‘Speraggio’.
SPEZZACCHIO 2018 : Certo, veramente, come dicèvano i predecessori antichi di Roma, ‘ SPES ULTIMA DEA ‘… Speriamo bene ! Ché, a questo punto, le nuove forze Governative locàli di Roma, anche se oramai insediàtesi da più di 2 anni e mezzo, sono mal viste da troppi, tra ingenuità e interessi frustrati, tra ignoranza ed aspettative non-soddisfatte – Roma è, ahinoi, ridotta davvero male in molti sensi! -, tra ancestrale romanesco menefreghismo e odio gratùito… Ahinoi! Non è facile fare il figurante dell’Albero di Natale in questa strana Città: troppi guai troppe traversìe troppi snodi che si incrociano e si danno fastidio tra loro… Purtroppo!
SPELACCHIO: Certo che è una vita ben strana e innaturale la nostra, così all’improvviso distaccati e strappati dal nostro bel bosco del Nord Italia, dove vivevamo felici e, subito dopo, inaspettatamente trasportati a Roma, per essere, poi, qui trapiantati, con tutti i danni che derivano da simili espianti… Di me è, oramai, restato il FANTASMA, grazie al quale stratagemma posso per fortuna dialogare con te delle nostre reciproche dis-grazie; di te, addirittura, già si ridacchia, dopo che, se non altro in parte per buon auspicio, eri stato denominato ‘Speraggio’.
SPEZZACCHIO 2018 : Certo, veramente, come dicèvano i predecessori antichi di Roma, ‘ SPES ULTIMA DEA ‘… Speriamo bene ! Ché, a questo punto, le nuove forze Governative locàli di Roma, anche se oramai insediàtesi da più di 2 anni e mezzo, sono mal viste da troppi, tra ingenuità e interessi frustrati, tra ignoranza ed aspettative non-soddisfatte – Roma è, ahinoi, ridotta davvero male in molti sensi! -, tra ancestrale romanesco menefreghismo e odio gratùito… Ahinoi! Non è facile fare il figurante dell’Albero di Natale in questa strana Città: troppi guai troppe traversìe troppi snodi che si incrociano e si danno fastidio tra loro… Purtroppo!
SPELACCHIO: E poi tutto questo traffico pazzesco e, oramai. insopportàbile… Lo smog ti uccide, è vero. Di sicuro, però, non era mai successo da decenni e decenni che i tipici alberi Natalizi collocati in questa Piazza romanissima tra le romanissime facessero una simile riuscìta… Ehm. Qui gatta ci cova. Di sicuro c’è un fatto: io sono defunto. E oramai vivo, se non altro, trasformato nei più disparati oggetti. A te, carissimo Spezzacchio, àuguro, come è ovvio e naturale, ogni bene e, inoltre, tifo sicuramente per la tua resistenza e sopravvivenza… RESISTERE , RESISTERE E RESISTERE !!! Dove le avevo mai sentite queste forti ed intense parole? Mmaahh! Non riesco più – sono solo un fantasma, uno spirito – a mettere bene a fuoco nulla, che peccato! Ah, i begli abèti di una volta, che ci si facevano addirittura ben due Feste di Natàle prima che si inaridissero, che fine hanno fatto ? L’è TUTTO SBAGLIATO. L’è TUTTO DA RIFARE… Ma io adesso comincio a sentirmi stanco e sempre più evanescente..... E’ stato sicuramente molto bello chiacchierare con te, dei troppi guai di questa un tempo bellissima e forse troppo invidiata URBE. Ormai è eccessivamente tardi per porre e proporre qualche rimedio???^CHISSA^?!^^ Tra le nostre affannate ( le mie affannate di sicuro…) parole si è fatta quasi notte. E i vari Spelacchi e Spezzacchi/Spennacchi è bene che pènsino a riposare. Potrebbero cadere altre fronde per la stanchezza, non si sa mai…
SPEZZACCHIO 2018: Ma lo sai che tu hai proprio colpito l’immaginario collettivo degli abitanti di Roma? Addirittura una primaria Ditta di Roma, verso via Tomacellli, che commercializza lenzuoli e copripiumini da letto di ottima qualità, ha dato vita all’originalissimo copripiumino nostalgico denominato ‘Spelacchio’, in numero limitato di esemplari, cui corrisponde anche un simpatico hashtag sul social web ‘#Alettoconspelacchio’. Sei proprio divenuto un’icona del Natale nella Capitale, non c’è che dire, anche per la Sindaca stessa, perfino omaggiata con un tuo ricordo…
SPEZZACCHIO 2018: Ma lo sai che tu hai proprio colpito l’immaginario collettivo degli abitanti di Roma? Addirittura una primaria Ditta di Roma, verso via Tomacellli, che commercializza lenzuoli e copripiumini da letto di ottima qualità, ha dato vita all’originalissimo copripiumino nostalgico denominato ‘Spelacchio’, in numero limitato di esemplari, cui corrisponde anche un simpatico hashtag sul social web ‘#Alettoconspelacchio’. Sei proprio divenuto un’icona del Natale nella Capitale, non c’è che dire, anche per la Sindaca stessa, perfino omaggiata con un tuo ricordo…
SPELACCHIO : Ah, ecco cos’era quella voce che mi pareva di aver sentito da qualche fonte non meglio identificata ( ‘radiogente’ per così dire…), circa un regalo progettato di un copripiumino alla Sìndaca Raggi da parte di una rinomata e tradizionale romana Ditta di lenzuoli : io, a corto di ulteriori e chiarificatrìci notizie, mi ero limitato a pensare: “ cosa non si farebbe pur di vèndere, anche omaggi di lenzuoli ad un Sìndaco…!”. Ed, invece, ero io l’oggetto del futuro omaggio, io ormai notissimo come ‘Spelacchio’, che vengo immortalato a vita ( specie se questi copripiumini sono di ottima qualità, saranno anche quasi indistrùttìbili, non come me purtroppo; quindi io vivrò, per così dire, in eterno…).
SPEZZACCHIO 2018 : Tutto ciò che è fatto con ironia e leggerezza è sempre ben accetto… Certo, se tu fossi qualcosa di più di un evanescente fantasma, potresti anche andare a visitare l’hashtag a te intitolato… Ma, guarda, ti prometto che lo guarderò io al posto tuo… Del resto, nonostante l’ironìa – e speriamo che non vi fosse anche del sarcasmo – debbo riconoscere che mi – ci – hanno fatto davvero una gran festa sabato 8 dicembre 2018, alla presenza anche della Sìndaca ( c’era perfino, celàto tra la folla, anche il Grillo Parlante !), in una specie di cerimonia in cui, addobbato con 500 palle e illuminato da ben sessantamila (!) luci, chiamàndomi ‘Spelacchio-Il ritorno’, come dire Spelacchio 2°, mi hanno voluto onorare per mezzo del tuo ricordo quasi io fossi una tua forma di speciale re-incarnazione… E poi, carina quell’idea dell’inserimento di un doppiatore, il bravo e credìbile Pino Insegno: così ti hanno fatto parlare tràmite me, come dire, be’, non mi riconoscete? Sono Spelacchio redivivo, qui di nuovo tra voi, sotto più flòride forme. Per menzionare le esatte parole, Pino ha detto : “Ebbene, Signori, sono tornato. E’ bello essere di nuovo a casa. Mi sono rimesso in forma. E ora, forza con le foto, i selfie e le prime pagine. Venite a trovarmi, insieme ci divertiremo un sacco ”. Insomma, sembra che Roma (ma… grattàmoci... ) si stia rifacendo, grazie a me ( in realtà anche grazie a te come reincarnato in me…) della brutta esperienza del Natale 2017…
SPEZZACCHIO 2018 : Tutto ciò che è fatto con ironia e leggerezza è sempre ben accetto… Certo, se tu fossi qualcosa di più di un evanescente fantasma, potresti anche andare a visitare l’hashtag a te intitolato… Ma, guarda, ti prometto che lo guarderò io al posto tuo… Del resto, nonostante l’ironìa – e speriamo che non vi fosse anche del sarcasmo – debbo riconoscere che mi – ci – hanno fatto davvero una gran festa sabato 8 dicembre 2018, alla presenza anche della Sìndaca ( c’era perfino, celàto tra la folla, anche il Grillo Parlante !), in una specie di cerimonia in cui, addobbato con 500 palle e illuminato da ben sessantamila (!) luci, chiamàndomi ‘Spelacchio-Il ritorno’, come dire Spelacchio 2°, mi hanno voluto onorare per mezzo del tuo ricordo quasi io fossi una tua forma di speciale re-incarnazione… E poi, carina quell’idea dell’inserimento di un doppiatore, il bravo e credìbile Pino Insegno: così ti hanno fatto parlare tràmite me, come dire, be’, non mi riconoscete? Sono Spelacchio redivivo, qui di nuovo tra voi, sotto più flòride forme. Per menzionare le esatte parole, Pino ha detto : “Ebbene, Signori, sono tornato. E’ bello essere di nuovo a casa. Mi sono rimesso in forma. E ora, forza con le foto, i selfie e le prime pagine. Venite a trovarmi, insieme ci divertiremo un sacco ”. Insomma, sembra che Roma (ma… grattàmoci... ) si stia rifacendo, grazie a me ( in realtà anche grazie a te come reincarnato in me…) della brutta esperienza del Natale 2017…
SPELACCHIO : Grazie di tutti questi omaggi e ricordi e pensieri che mi stai dedicando, caro Spezzacchio… Dopo le mie disgrazie, che mi hanno fatto trasformare in comodini, sedie e tavoli di legno, mi fa davvero piacere sentire queste consolanti parole, di gentilezza e di riguardo nei miei confronti, per di più pronunciate dal mio successore Natalizio…
SPEZZACCHIO 2018 : Sì, mi ha fatto davvero piacere ‘pasquineggiare’ e discorrere con te di grazie e dis-grazie, proprio come due Pasquìni qualsiasi pronti a fare battute iròniche e salàci su tutto e su tutti e a ridere, alla faccia delle disgrazie, di tutto e di tutti… Scommetto che hai quasi per così dire una sorta di nostalgìa o di rimpianto dei cani che venivano ad alzare la classica coscia sopra le tue radici… Eppure la loro pipì – per tacer del resto – non ti ha fatto così tanto male quanto, invece, le conseguenze materiali dell’umano ODIO. Come si dice? Indi di poscia alza la coscia e p..... (…e fischia) .
SPELACCHIO : Purché non ci si trasformi in Pisquàni da Pasquìni, va ancora tutto bene… Ti ringrazio; anche i fantasmi si stancano e, in maniera fievole e fumosa, tèndono a scomparire con un sìbilo. Ed io, l’arcinoto Spelacchio, anche se non sembra, fantasma mi trovo ad essere e fantasma ormai resterò per sempre… Un grande ADDIO tra alberi, ‘alberi Infinìti…’. E… Grazie. E’ stato molto bello vederti ed incontrarti… con questi chiari , anzi sotto questi raggi… di Luna. Qua la mano ! Pardon, qua il ramo ! ( finché, almeno, ce ne resta uno ! )…
SPEZZACCHIO 2018: Ciao, ed un grande e sincero abbraccio. Intrecciàmo i nostri – pàllidi – rami!...
Maurizio MACALE
SPEZZACCHIO 2018 : Sì, mi ha fatto davvero piacere ‘pasquineggiare’ e discorrere con te di grazie e dis-grazie, proprio come due Pasquìni qualsiasi pronti a fare battute iròniche e salàci su tutto e su tutti e a ridere, alla faccia delle disgrazie, di tutto e di tutti… Scommetto che hai quasi per così dire una sorta di nostalgìa o di rimpianto dei cani che venivano ad alzare la classica coscia sopra le tue radici… Eppure la loro pipì – per tacer del resto – non ti ha fatto così tanto male quanto, invece, le conseguenze materiali dell’umano ODIO. Come si dice? Indi di poscia alza la coscia e p..... (…e fischia) .
SPELACCHIO : Purché non ci si trasformi in Pisquàni da Pasquìni, va ancora tutto bene… Ti ringrazio; anche i fantasmi si stancano e, in maniera fievole e fumosa, tèndono a scomparire con un sìbilo. Ed io, l’arcinoto Spelacchio, anche se non sembra, fantasma mi trovo ad essere e fantasma ormai resterò per sempre… Un grande ADDIO tra alberi, ‘alberi Infinìti…’. E… Grazie. E’ stato molto bello vederti ed incontrarti… con questi chiari , anzi sotto questi raggi… di Luna. Qua la mano ! Pardon, qua il ramo ! ( finché, almeno, ce ne resta uno ! )…
SPEZZACCHIO 2018: Ciao, ed un grande e sincero abbraccio. Intrecciàmo i nostri – pàllidi – rami!...
Maurizio MACALE