Carnevale Europeo delle Maschere Zoomorfe - Isernia 24 febbraio 2024
foto di Mauro Navarra
Isernia, 24 febbraio 2024
Tecniche primitive di caccia e antiche lotte tra gli uomini e la "malvagità animalesca" portatrice di danni e di miseria. La domesticazione, la morte ed il taumaturgico risveglio intesi come una riappacificazione con la natura ed i suoi spiriti, il tutto ad evocare la fine del rigido inverno ed accogliere l’arrivo della rigogliosa primavera. La rinascita.
Rumori assordanti di tamburi, campanacci, catene, urla e grida gutturali e poi teste di tori, di buoi, velli di pecore, pelli di vitello, teschi di capre, bacini di bovini, corna di montoni, cervi arrabbiati, orsi, streghe e diavoli inquietanti e tentatori. Il tutto, all’interno di uno spettacolo unico:
“Il Carnevale europeo delle maschere zoomorfe di Isernia 2024”
Oltre 300 figuranti molti dei quali provenienti dalla Bulgaria, dalla Macedonia e dalla Slovenia in un esemplare gemellaggio dei popoli con le nostre maschere molisane, abruzzesi, sarde e siciliane
Rituali e tradizioni comuni, ancora vive, ai giorni nostri, in molte aree agricolo-pastorali d'Europa. Questo ha saputo mettere in scena la città del Molise più vivo che mai visti gli oltre 10.000 spettatori ed il tutto esaurito tra ristorazione e alloggi. Uno spettacolo che raccomando a tutti di annotare per il prossimo anno. Sono sicuro che il bravo direttore artistico Mauro Gioielli, con cui sono riuscito a scambiare due parole nonostante il chiasso assordante della manifestazione, vista la fenomenale riuscita dell’evento, riuscirà a portare ad Isernia ancora altre sorprese per il prossimo anno.
L’interazione tra figuranti, turisti e fotografi, anche se a volte forse eccessiva è stata rispettosa e forse unica in questo genere di eventi. Vedere mamme e bambini dapprima spaventati e poi abbracciati dalle “bestie demoniache” con tanto di selfie finale ha riportato in strada quel contatto con la gente ormai perso nei cortei più blasonati dove le molte transenne dividono e allontanano la reale sentita partecipazione del pubblico.
Grazie all’associazione Artemide, grazie Isernia, attendo altre manifestazioni future.
Condivido con piacere alcune mie immagini.
Mauro Navarra
[email protected]
Tecniche primitive di caccia e antiche lotte tra gli uomini e la "malvagità animalesca" portatrice di danni e di miseria. La domesticazione, la morte ed il taumaturgico risveglio intesi come una riappacificazione con la natura ed i suoi spiriti, il tutto ad evocare la fine del rigido inverno ed accogliere l’arrivo della rigogliosa primavera. La rinascita.
Rumori assordanti di tamburi, campanacci, catene, urla e grida gutturali e poi teste di tori, di buoi, velli di pecore, pelli di vitello, teschi di capre, bacini di bovini, corna di montoni, cervi arrabbiati, orsi, streghe e diavoli inquietanti e tentatori. Il tutto, all’interno di uno spettacolo unico:
“Il Carnevale europeo delle maschere zoomorfe di Isernia 2024”
Oltre 300 figuranti molti dei quali provenienti dalla Bulgaria, dalla Macedonia e dalla Slovenia in un esemplare gemellaggio dei popoli con le nostre maschere molisane, abruzzesi, sarde e siciliane
Rituali e tradizioni comuni, ancora vive, ai giorni nostri, in molte aree agricolo-pastorali d'Europa. Questo ha saputo mettere in scena la città del Molise più vivo che mai visti gli oltre 10.000 spettatori ed il tutto esaurito tra ristorazione e alloggi. Uno spettacolo che raccomando a tutti di annotare per il prossimo anno. Sono sicuro che il bravo direttore artistico Mauro Gioielli, con cui sono riuscito a scambiare due parole nonostante il chiasso assordante della manifestazione, vista la fenomenale riuscita dell’evento, riuscirà a portare ad Isernia ancora altre sorprese per il prossimo anno.
L’interazione tra figuranti, turisti e fotografi, anche se a volte forse eccessiva è stata rispettosa e forse unica in questo genere di eventi. Vedere mamme e bambini dapprima spaventati e poi abbracciati dalle “bestie demoniache” con tanto di selfie finale ha riportato in strada quel contatto con la gente ormai perso nei cortei più blasonati dove le molte transenne dividono e allontanano la reale sentita partecipazione del pubblico.
Grazie all’associazione Artemide, grazie Isernia, attendo altre manifestazioni future.
Condivido con piacere alcune mie immagini.
Mauro Navarra
[email protected]